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American and Classic Cars Blog



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Giugno 2012




Guida auto tedesca con patente italiana


Domanda

Gentile redazione di AD,vi scrivo perchè vorrei avere dei chiarimenti su un'opportunità che mi si prospetta,e gli "esperti" da me contattati mi hanno dato risposte contrastanti e confuse. La mia domanda è la seguente: Ho dei parenti tedeschi,vorrei utilizzare in italia una Mustang GT 2005,intestata a loro(con targa e documenti tedeschi quindi) in prestito per un periodo prolungato. È possibile?? Alcuni mi hanno detto che posso guidarla solo se a bordo dell'auto è presente l'intestatario dell'auto. Se avessi una delega con tanto di documenti d'identità allegati ci sono problemi? All'ACI mi han detto che non è possibile guidare un'auto tedesca con patente italiana in italia...ma mi sembra strano in quanto esistono società di leasing che "affittano" auto con targa tedesca e le auto vengono utilizzate normalmente in italia da italiani! Spero di avere da voi una risposta chiara e definitiva. Grazie in anticipo
Andrè

Caro Andrè, pare che l'argomento “targhe tedesche” stia monopolizzando l'attenzione degli automobilisti, vessati fino al punto da cercare soluzioni così estreme per sopravvivere all'ingiusta morsa dello Stato. Il tuo caso è leggermente diverso da quelli che abbiamo trattato nei precedenti numeri. Se infatti in altre occasioni si parlava di macchine che facevano il percorso Italia – Germania allo scopo di evitare redditometro, superbollo, e altri ostacoli, in questa circostanza il veicolo che ci presenti è già immatricolato in Germania, regolarmente intestato a cittadini tedeschi (o comunque residenti in Germania), che viene a circolare in Italia. A questo punto, la questione non è più nei termini di giustificare una migrazione all'estero del proprio veicolo (pur rimanendone proprietari), ma semplicemente di legittimare l'utilizzo di un veicolo estero, intestato ad una terza persona. Bisogna scomporre il caso in due parti distinte: la prima è quella di un veicolo estero che circola in Italia, mentre la seconda è quella di guidarlo legittimamente. Sappiamo che il Codice della Strada ammette la circolazione con targa estera, fino ad un massimo di un anno dall'importazione, ma non può limitare l'utilizzo di un'auto legittimamente immatricolata nel giusto Paese di competenza (in quanto intestata a residenti tedeschi), vietandone l'accesso in un altro Stato. E' come se i cosiddetti “frontalieri” (persone che abitano in uno Stato e lavorano in un altro, come ad esempio coloro che si trovano al confine con Francia e Svizzera), potessero introdurre la loro auto all'estero, solamente per un limitato periodo di tempo. Quindi il problema non può esistere, se le targhe di immatricolazione fanno riferimento allo stesso Stato di appartenenza del proprietario del veicolo. La seconda questione, è quella della guida da parte di un soggetto non proprietario, avente nazionalità diversa, che può essere o non essere coincidente con il Paese di circolazione del veicolo. Anche in questo caso, la soluzione è molto più semplice di quanto si possa immaginare, basta solamente pensare alle milioni di auto che vengono noleggiate negli aeroporti. Se il conducente possiede i requisiti di idoneità tecnico – fisica attestati in una patente di guida riconosciuta nel Paese di circolazione, allora non ci sono problemi. Resta il fatto di dimostrare solamente di possedere legittimamente il veicolo, senza averlo sottratto contro la volontà del proprietario. Sarà sufficiente una delega del proprietario (scritta nella lingua del Paese ove debba essere utilizzata), con allegata una copia del documento dell'intestatario dell'auto. Il caso del leasing invece, è ancora differente. In Germania non è quasi più conveniente effettuare la locazione. Stanno prendendo piede i noleggi a lungo termine, esistenti anche in Italia. In quel caso, la società proprietaria del veicolo, affitta all'utilizzatore la macchina, stipulando un contratto ben preciso. La guida del veicolo da parte di terze persone, deve essere autorizzata dalla società proprietaria, non dal locatario o dall'affittuario, che non hanno nessun potere giuridico sul bene, salvo quello di utilizzarlo fino alla scadenza del contratto. Di fatto quindi, non ne possono disporre a piacimento, riservandolo a terze persone, o facendone un uso diverso da quello a cui sono destinati, o addirittura venderlo. La società di leasing o di noleggio, dovrebbe fare a sua volta una rescissione del contratto in essere, e stipularlo con un terzo soggetto. Anche perchè i documenti di circolazione tedeschi, riporterebbero solo l'intestazione della società proprietaria, e la dimostrazione del legittimo utilizzo avverrebbe mediante l'esibizione del contratto stipulato. Pertanto, gli altri conducenti risulterebbero non autorizzati.

Passaggio di proprietà


Domanda

Gentile Signor Concone, sono un lettore della sua rubrica e la ringrazio per tenerci sempre aggiornati su tutti i trabocchetti della burocrazia. Per me però che nn sono un addetto ai lavori mi risulta spesso difficile avere le idee chiare senza accavallare tante informazioni. Per esempio mi sembra di aver capito di più sulle macchine che vengono importate e dei problemi che ci sono per le immatricolazioni, ma non ho capito assolutamente come bisogna comportarsi se si compra un'auto americana già targata in Italia. Può dirmi in quanto tempo si svolge il passaggio di proprietà e come bisogna farlo? Ho trovato in vendita una macchina che mi interessa e vorrei muovermi nel modo giusto senza perdere tempo. La ringrazio per la sua risposta.
Franco C. - Grosseto

Caro Franco, ti ringrazio per i complimenti, e ti invito a seguirci costantemente per essere sempre aggiornato su tutti gli aspetti legati al possesso e ai documenti della tua auto. La tua confusione è certamente giustificata; ricordo una celebre frase di Einstein che recitava: “non ti preoccupare dei tuoi dubbi sulla matematica, ti assicuro che i miei sono ancora più grossi”. Questo per farti capire che in un sistema complicato, molto spesso capire di più non significa togliersi degli interrogativi, e ragionare sulla burocrazia italiana credo che sia una delle cose più complicate al mondo. Fatta questa premessa, vediamo di renderti le cose più chiare e semplici possibili. Una volta contattato il venditore e visionato il veicolo, non mancherai di accertarti della documentazione presente e della congruità dei dati trascritti con quanto in essere sul veicolo (numero di telaio, gomme, presenza o meno del gancio traino o impianto GPL, numero di tarda, anno di immatricolazione, ecc...). Appena prima di effettuare il trasferimento di proprietà potrai effettuare una visura PRA (disponibile online o presso qualsiasi Agenzia e delegazione ACI), per verificare l'esistenza di vincoli, gravami e ipoteche. Se tutto sarà in ordine, il passaggio potrai ottenerlo nel giro di pochi minuti, recandoti in un qualsiasi punto che effettui il servizio di Sportello Telematico dell'Automobilista, abilitato al rilascio dei documenti in tempo reale. Presso questi sportelli (Motorizzazione, ACI, PRA e Agenzie), il venditore potrà anche farsi autenticare la firma sull'atto di vendita, necessario per la trascrizione al PRA. Se invece il venditore non potrà presentarsi insieme a te per effettuare il passaggio, allora potrà effettuare la sola autentica dell'atto presso uno dei punti suddetti, o in alternativa presso qualsiasi Comune d'Italia, consegnandoti poi l'originale della dichiarazione di vendita autenticata, che ti servirà per completare il trasferimento.